Il calcestruzzo spruzzato, impiegato per la prima volta nel 1914, è stato oggetto negli ultimi anni di un’evoluzione costante con il miglioramento delle sue caratteristiche di applicazione.
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Il calcestruzzo spruzzato, impiegato per la prima volta nel 1914, è stato oggetto negli ultimi anni di un’evoluzione costante con il miglioramento delle sue caratteristiche di applicazione. Invariato è rimasto il fatto che il calcestruzzo viene convogliato attraverso un tubo flessibile chiuso, resistente all’alta pressione oppure attraverso condotte metalliche fino al punto voluto, dove viene applicato a spruzzo. Tramite la forza dello spruzzo il calcestruzzo si compatta e dunque, contrariamente al getto sul posto, si esegue l'applicazione e la compattazione in una sola fase di lavoro.
Fondamentalmente si distingue tra l’applicazione con il procedimento di spruzzo a secco e bagnato. I due procedimenti si differenziano sia in merito alla miscela iniziale che per quanto riguarda le spruzzatrici impiegate. Nel procedimento di spruzzo a secco si convoglia la cosiddetta miscela asciutta alla quale l’acqua d'impasto, con o senza acceleratore di presa, viene aggiunta soltanto all’ugello di spruzzo. Per contro, nel procedimento di spruzzo bagnato l’acqua d’impasto è già contenuta nella miscela iniziale del calcestruzzo da spruzzare.
Lavori eseguiti
Rivestimenti in calcestruzzo - Ripristino di muri di sostengo
- Esecuzione di rivestimenti in calcestruzzo, ad esempio con calcestruzzospruzzato
armato con fibre e rifinitura in malta spruzzata. - Ripristino di muri di sostengo, cordoli di ponti, travi o soffitti con calcestruzzospruzzato.
- Ripristino di ponti con calcestruzzo spruzzato e malta da riprofilamento Sika MonoTop®-412 N e -412 NFG.